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E me ne vado

Buongiorno a tutti


Forse alcuni di voi hanno avuto la fortuna di vivere in campagna, di poter seguire, così, i ritmi della natura.


Chi ha avuto questa possibilità ha vissuto in un mondo, per molti, sconosciuto. Vivere la natura vuol dire esplorare la vita dell'ambiente che ci circonda. Veder germogliare un albero, sentire il canto degli uccelli o più semplicemente ascoltare lo scorrere dell'acqua di un fiume.


Possono sembrare, forse aspetti marginali, così presi dalle nostre convulse vite cittadine, ma questo era una volta il nostro modo di vivere.

Un tempo l'uomo valeva la terra che aveva, i frutti che riusciva a trarne. Tanto più la sua terra era fertile, tanto più era certo di poterne trarre ciò di cui aveva bisogno.


Per secoli l'uomo ha costruito la sua vita costruendo quel rapporto insostituibile con la sua terra. E per secoli la sua cultura è cresciuta ed ha trovato nella natura una grande spinta emotiva.


Quel legame così profondo sebbene quel mondo sia ormai estinto non si è mai interrotto.


Quel passaggio da un mondo ormai lontano a quello attuale è raccontato in uno splendido articolo di Pierpaolo Pasolini pubblicato sul Corriere della Sera il 1 Febbraio 1975 (La scomparsa delle lucciole)

, che avrete certamente avuto modo di leggere.


Ed è il ricordo di quel mondo che mi ha dato lo spunto per scrivere questa poesia che ha per titolo "E me ne vado" che vi propongo di seguito.


E me ne vado


E me ne vado

come un'ombra

nel silenzio appena rotto

dai latrati


sospeso

nella luce fioca

d'un lampione

in una notte senza luna


nell'aria umida

che sa di solitudine e di abbandono


.....mesto


tra queste mura

pregne di sudore e di fatica.


Oggi di tanta vita

non rimane che l'eco

di anime sepolte


gesta di una storia scritta sulla terra


memorie di braccianti

di semine e raccolti


qui non si udranno più i versi del vespro


né i canti dei madrigali


qui non torneranno più le lucciole


di tanto zelo soltanto il triste rumore del passato è rimasto


ed una voce sorda che si leva nel silenzio:


"Oh tempo

non finirai mai di uccidere"


 
 
 

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