"Ho fatto il meglio che potevo con quello che avevo?" Commento

Gentile dottoressa

il mio primo pensiero è "chi di noi non si è posto questa domanda?"

In realtà credo che non sia possibile affrontare un'esistenza senza darsi una risposta che possa convincerci di aver fatto del nostro meglio in merito ad una situazione di difficoltà.

Il fatto è che non esiste una soluzione univoca perché ogni essere umano è un mondo a sé; un universo che raccoglie il proprio vissuto, le proprie esperienze, i propri sentimenti, la propria esistenza. Ed è in questo universo che va trovata la risposta che cerchiamo. Ovvero "Ho fatto il meglio che potevo con quello che avevo?"

Sono certo che nella gran parte dei casi la risposta sarà senz'altro affermativa. Infatti, come si possono "disapprovare" le proprie scelte, se queste sono dettate da tali presupposti ?

Noi tutti siamo forniti di una coscienza; coscienza capace di analizzare i nostri comportamenti, la nostra buona fede. E se questo è vero come possiamo non approvare il nostro operato?

Vivere significa camminare, costantemente, in bilico sul filo dei nostri pensieri, ed è il nostro equilibrio o se preferite la nostra esperienza che riesce a garantirci una adeguata serenità.

Chi si muove sulla base di determinati principi non può essersi sentito colpevole rispetto alle proprie determinazioni.

Quando ciò non avviene significa che tale processo è venuto meno oppure è mancato il coraggio e la voglia di raggiungere un traguardo che pure si riteneva importante.

In questo difficile cammino può accadere certamente di compiere degli errori, ma questo non può mettere in discussione la bontà del nostro operato. Gli errori sono sempre possibili e se pure, presenti possono contribuire a migliorare, in futuro, la nostra capacità di analisi.

In ultimo, mi sentirei di dire che se vogliamo crearci un salvavita capace di venirci in aiuto in situazioni simili dovremmo provare a costruire con le persone di cui ci fidiamo o con l'aiuto di un professionista un circolo virtuoso che ci permetta di esprimere i nostri dubbi, le nostre perplessità, le nostre paure.