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I fatti della settimana (La morte di Papa Bergoglio)



Dopo una settimana  densa di avvenimenti, caratterizzata dalla morte di Papa Francesco e da tanti altri fatti scaturiti dalla scomparsa del Pontefice, molti sono gli interrogativi che,  ora, si pongono  sullo scenario internazionale.


Su tutto si erge, però, la figura di Papa Francesco;  un vero e proprio innovatore, un condottiero in grado di trascinare il suo popolo verso l'abbattimento di tabù che mai erano stati messi in discussione nel lessico cristiano.


La figura di un uomo al di sopra  di, qualsivoglia, appartenenza, se non quella dettata dall'amore; dalla necessità di restituire all'individuo la sua identità di "essere umano". Identità che egli trovava,  esclusivamente, nell'insegnamento del vangelo.


Francesco, già rinominato il "Papa degli ultimi", che sin sull'inizio del suo pontificato aveva posto le basi  per un rinnovamento della chiesa cattolica, ha provato a modernizzare un mondo che mai nessuno aveva pensato di poter, anche se minimamente, cambiare.


Vedremo, adesso, se il collegio cardinalizio sarà in grado di stabilire una posizione univoca circa le nuove linee guida da seguire.

E mentre i Cardinali hanno i loro primi nodi da sciogliere il popolo cristiano sembra  invece, già aver preso pienamente posizione a favore delle riforme avviate da Bergoglio.


Cosi' mentre ancora lo si piangeva per la sua inaspettata morte, una folla oceanica era lì pronta per accompagnarlo nel suo ultimo viaggio che da "Casa Marta" lo ha portato, prima nella Basilica di San Pietro e, successivamente, verso la Basilica di Santa Maria Maggiore (luogo da lui  prescelto per la sua sepoltura.)


Ma ciò che ha più colpito in questo fine settimana, nell'ambito del grande evento mediatico del funerale di Papa Bergoglio, è stato lo stupore suscitato dall'inaspettato conciliabolo tra i Presidenti Trump e Zelenski che si sono incontrati, proprio, all'interno della basilica di San Pietro.


Un incontro, inaspettato per certi versi, incredibile e irripetibile che ha destato un grande coinvolgimento emotivo. Tanto che alcuni hanno evocato in quell'incontro il nome di Papa Bergoglio inneggiando al miracolo.


La Pace, su tutto, è naturalmente l'oggetto del "contendere"; una pace invocata, desiderata, supplicata infinite volte dal Pontefice scomparso.

La pace di tutti, dai vinti ai vincitori; una pace che raccoglie tutte le parti in gioco.


Una richiesta "incondizionata" di apertura con lo scopo di ricostruire, sulle macerie della guerra, un mondo che possa restituire, finalmente, un futuro di solidarietà, altruismo e fratellanza tra i popoli. 



 
 
 

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