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La nuvola di Laura

Buona Domenica 


La nuvola di Laura


Il Capitano con la sua divisa impeccabile che gli attribuiva un'immagine di autorità e rispetto, seduto nel Caffè dell'aeroporto, osservava il cielo insistentemente.

Quel suo sguardo così attento e ossessivo sembrava andasse oltre una semplice osservazione ricognitiva.

Fissò per un tempo che poteva ritenersi per molti inspiegabile l'andamento di alcuni cirri che pigramente si lasciavano accompagnare da una leggera brezza.


Il Capitano, meteorologo dell'Aeronautica Militare, sarebbe dovuto partire,  alcune ore più tardi, per una missione speciale.


Stava aspettando la sua fidanzata,  per poterla salutare prima di partire per il suo viaggio. 

Lei arrivo’ trafelata scusandosi per il ritardo causato dal consueto traffico.


Si conoscevano da tempo e Laura sempre lo aveva accompagnato e incoraggiato nel suo percorso, prima  nell'Accademia,  poi nel campo lavorativo.

Non avevano, ancora, pensato al matrimonio ma se  le avesse chiesto di farlo lei avrebbe risposto, con convinzione, si.


Quando arrivò lo salutò con un bel sorriso.

"Buongiorno sei pronto per la tua missione?”

Lui non le diede una risposta e preferì indirizzare la conversazione sull'oggetto dei suoi pensieri.


" Vedi (disse mentre le indicava il cielo), come potrai immaginare, una volta non ci si poteva avvalere di strumentazioni per "leggere" il tempo ma era necessario saperlo dedurre dagli elementi che ci circondano.

Fin da bambino facevo mille domande a mio padre per conoscere le nuvole e lui, per esaudire la mia curiosità, mi rispondeva, anche, documentandosi.


Non ti avevo mai svelato questa mia passione; infatti, mi divertivo a correre   dietro alle mie nuvole  e  se ne vedevo qualcuna  con una forma particolare le attribuivo   un nome di fantasia.


Era rimasta lì in silenzio tutto quel tempo, senza interromperlo, stupita di questa storia che non conosceva. 

Ecco, prosegui', accade  così in natura ad un'azione corrisponde sempre una reazione,  nello stesso modo tu  hai risposto alle mie parole dimostrando il tuo interesse, il tuo affetto.

La differenza è nel fatto che  quando si parla di persone  non le puoi guardare da lontano, bisogna tenerle  vicine, portarle con sé, averne cura,  proprio come hai fatto tu, adesso.

Avere cura di  una persona non è come guardare una nuvola da lontano.

Infatti ciò che fa nascere scientificamente  una nube è definito nucleo di condensazione ed è un evento chimico; tra due persone ciò che fa  nascere l'armonia è l'empatia  ed è un fatto umano ed è  ciò che è successo a noi nel corso della nostra vita.


Per questo volevo chiederti, proprio oggi che mi sto allontanando da te per l'ennesima volta se mi vuoi sposare.


Nell'ascoltare le sue ultime parole sobbalzo' in piedi ed un attimo dopo si stavano abbracciando.


"Certo amore, sono già sulla tua nuvola, come la vuoi chiamare?"

"Laura"  rispose.





 
 
 

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Commento attentato Sigfrido Ranucci 17/10/2025

Buongiorno Professore,  concordo pienamente su quanto dice. Devo dire che nell'apprendere quanto accaduto ho avvertito un profondo senso di smarrimento, un'incertezza che ci riporta indietro nel tempo

 
 
 

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