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Diario di un mattino di Febbraio



Io  sono uno come tanti 

ed ho cercato di vivere semplicemente seguendo la mia indole, il mio carattere


porto nei miei geni  le mie radici

il mio passato e quello dei miei avi

e sono fiero di loro 


Sono figlio della libertà

la coltivo  dentro di me affinché possa continuare a vivere ed a crescere con le mie idee


E sono certo che questa rappresenti il valore piu’ alto di ogni popolo 

che  non puo’ esserci  felicità laddove questo diritto venga  negato o sottoposto a limitazioni


ed ho capito che ogni essere umano e un miracolo della natura e come tale deve essere considerato senza distinzione di razza, religione, etnia o appartenenza politica


che ogni uomo  e’ libero nella misura in cui potrà rendersi partecipe allo sviluppo  della sua collettivita’ e del suo gruppo sociale


Che il lavoro e’ il maggior riconoscimento che uno Stato puo’ offrire ai suoi cittadini 


e mettere bene un tacco  ad una scarpa ha lo stesso valore sociale  che costruire un modulo spaziale 


perché anche il più umile dei lavori, se ben fatto, può essere il modo di sentirsi utili e partecipi, ma soprattutto è un indice di dignità e come tale va riconosciuto.


Che non sarà  mai il denaro che potra’ offrire il viatico per il proprio  futuro ma il  modo in cui ognuno sapra’ relazionarsi ai suoi simili 


Che bisogna mettere sempre 

in prima fila i sentimenti 

perché la ricchezza non potrà mai 

riempire gli spazi del cuore.


Ed  ho imparato che  l'amore va costruito 

e che i mattoni vanno messi ogni giorno

 che la stima e la condivisione sono come la calce e il cemento,  servono per renderlo più saldo 


che quella di mistificare la realtà è la più becera delle arti


che il sentimento cresce e matura 

nella misura in cui si è capaci

di saperlo alimentare

di essere complici.


Ed ho capito che abbiamo tutti 

un assoluto bisogno di felicità

e che, nessuno escluso, 

 ha il diritto di poterla cercare


che  non esistono uomini di serie "A” ed uomini di serie "B" 


che nascere a Nairobi piuttosto che a Londra non può rappresentare una discriminante impedendo ad una persona di vivere liberamente.


Ed  ho scoperto quanto sia difficile il mestiere di vivere

e delle difficoltà che ciascuno a suo modo affronta 

che non ci sono percorsi facili 


la vita   è semplice nella misura in cui  riusciamo a cambiarla 


Viviamo tutti sotto lo stesso cielo

nutriamo  le stesse speranze, gli stessi desideri, le medesime difficoltà ed  abbiamo tutti un destino da sconfiggere.


Ho capito  che non c'è uno status sociale che può attribuire ad un individuo

la convinzione di essere migliore di un altro


e che l'umiltà è la più grande delle virtù


Per questo confido che ci sia per tutti un domani migliore e spero che ognuno abbia la sua parte di cielo.


E posso dire che  essere  un buon  cristiano vuol dire anche essere un buon  cittadino    perché la solidarietà, l'altruismo, la carità sono i  capisaldi morali di ogni  società civile


e che  si può veramente "amare il prossimo come se stessi" rispettandolo


che la calunnia, l'invidia e la superbia sono comportamenti che destabilizzano i rapporti umani e  rendono difficile una qualsivoglia iniziativa comune


che è necessario essere solidali e partecipi 

che i risultati si raggiungono uniti.


Ed in questo lungo percorso

ho conosciuto persone di ogni genere

ed ho cercato di capire e di imparare 

ma ho scoperto che prima di fare questo

bisogna saper conoscere se stessi 

 la voce del proprio cuore


che tanto maggiore è  il proprio equilibrio

e tanto più facile  è 

avvicinarsi agli altri ed essere capaci di ascoltarli.


 Ed oggi quando ben oltre i due terzi della mia vita sono ormai trascorsi

posso dire, avendolo scontato sulla mia pelle 

che la vita va vissuta intensamente 


che bisogna provare e riprovare

che bisogna rischiare

avere coraggio


che non ci si può nascondere 

dietro le proprie responsabilità 


che si può essere sconfitti

ma dopo ogni insuccesso 

c'è sempre un nuovo traguardo da raggiungere 

e si è sempre più forti


che quello che crediamo sia il nostro ultimo ostacolo

ne nasconde sempre un altro

e un altro ancora


che si deve essere tenaci

credere e lottare 


che bisogna inseguire sempre un sogno

che le porte della speranza non si chiudono mai


che quella di vivere è una esperienza unica irripetibile e non bisogna perdersi.


Tutto questo al cospetto di un nuovo giorno che chiede di essere vissuto

nel consueto divenire del tempo, in una mattina fredda di Febbraio.




 
 
 

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Commento attentato Sigfrido Ranucci 17/10/2025

Buongiorno Professore,  concordo pienamente su quanto dice. Devo dire che nell'apprendere quanto accaduto ho avvertito un profondo senso di smarrimento, un'incertezza che ci riporta indietro nel tempo

 
 
 

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