Il capolavoro di Dio
- pagineedaltro
- 24 nov 2024
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Un contributo alla giornata mondiale contro la violenza sulle donne con questo mio brano.
Il capolavoro di Dio
Devo dirti la verità è molto tempo che ci pensavo perché non potevo accettare che tutto questo fosse il frutto di una fatalità. Che per il solo fatto di vederti e conoscerti io potessi dire di essermi innamorato di te. Perché tutto questo mi appariva eccessivo.
Ho provato, anche, spesso a darmi spiegazioni plausibili rispetto a questo argomento ma non sono mai riuscito a trarne delle risposte soddisfacenti.
Mi ci è voluta una vita intera per convincermene e non è stato semplice trovare una soluzione che avesse una sua logica. Poi ho capito che avrei dovuto trovare le risposte che cercavo partendo dalle radici perché questo sentimento è inscindibile dalla storia dell'uomo.
Per questo il Signore che aveva bisogno di dare armonia a questo mondo si era accorto che tutta la bellezza del creato non era sufficiente a definire il suo progetto. Infatti creo' la terra, il cielo, il mare, il sole, la luna e le stelle; poi fece l'uomo.
Ma si accorse subito che aveva bisogno di qualcuno che potesse accompagnarlo nel suo cammino così per darti forma gli tolse una costola e decise che la vita di ogni essere umano avrebbe dovuto passare attraverso il tuo corpo.
Quando prendesti le tue sembianze capì che quell'essere che aveva chiamato uomo con tutti i difetti che aveva non avrebbe potuto vivere senza di te. Fu per questo che Adamo, per amore, non ci pensò su nemmeno un attimo a mordere quella benedetta mela per iniziare con te l'avventura umana.
E da allora il destino dell'uomo è legato a quel "peccato" perché l'amore si insinua, prende, avvolge, unisce.
È per questo che oggi posso dire che ti amo perché come scrisse l'apostolo "Paolo" nella sua lettera ai Corinzi "L’amore è paziente, è benevolo; l’amore non invidia; l’amore non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s’inasprisce, non addebita il male, non gode dell’ingiustizia, ma gioisce con la verità; soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa."
L'amore non uccide, non prevede alcun diritto di proprietà; non si abbatte, né si perde. L'amore è vita, è speranza, è solidarietà, è riconoscenza. E forse è questo il motivo, aldilà di ogni possibile domanda, per cui io ti ho amato quasi senza rendermene conto, perché tu eri con me prima ancora che me ne accorgessi. Eri parte di me, eri il mio stesso corpo, la mia stessa speranza.
Così da quel “morso” il tuo cordone ombelicale continua ad alimentare il mondo e rinnova in ogni istante quell'arcano mistero che accompagna la vita e restituisce alla donna il senso divino dell'immortalità.
Ed anche l'origine del tuo nome "Donna" da "domina" Signora, femminile della parola "dominus" Signore , conferma quanto risulta da molti studi biblici che definiscono la sua ultima creazione il "Capolavoro di Dio”.
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