L'aquilone
- pagineedaltro
- 25 mag
- Tempo di lettura: 2 min
Eri tornato da scuola una mattina più silenzioso del solito. Ti avevamo chiesto subito se avessi avuto qualche problema, ma rispondesti p
ronto, di no.
Poco dopo, durante il pranzo, ci avevi chiesto dove si poteva comprare un aquilone. Restammo, un attimo sorpresi, poi ti avevamo risposto che probabilmente lo avremmo potuto trovare in un negozio di giocattoli. Subito dopo ti avevamo, anche, chiesto il perché di questo tuo interesse.
Ci raccontasti che alcuni dei tuoi compagni di classe si vedevano il Sabato mattina sull'arenile poco distante dal molo per far volare i propri aquiloni.
Decidemmo così che saremmo andati insieme a cercare il tuo perché potessi, anche tu, partecipare a quel gioco.
Ne comprammo due di diverso tipo, con delle strisce colorate che scendevano dalle ali.
Un pomeriggio di Marzo Iniziammo quel nostro percorso, che ci doveva avvicinare al volo.
Non sapevamo bene come fare ed i primi tentativi non portarono a nessun risultato di rilievo.
Nelle successive uscite le cose andarono un pochino meglio, ma spesso accadeva che il filo si aggrovigliasse impedendo così qualsiasi risultato apprezzabile.
Inoltre anche i materiali che componevano l'aquilone si laceravano con sorprendente facilità.
Ti dissi così che avremmo potuto confezionarne uno fatto da noi. Fosti subito attirato dalla proposta, così ci documentammo sui materiali che avrebbero dovuto dar vita al nostro aquilone.
La cosa più complicata fu assemblare quello che doveva essere lo scheletro.
A forza di provare trovammo una soluzione, probabilmente insolita, ma che ci sembro' subito interessante.
In un manuale trovato in una vecchia enciclopedia, trovammo tutte le indicazioni per costruirlo in completa autonomia.
Seguendo il manuale ci eravamo attrezzati con due vasetti di colla per assemblare le ali, un rocchetto di filo, fogli di carta resistente e colorata ed infine una normalissima canna di quelle che crescono su terreni umidi.
La canna spezzata perfettamente a metà ne avrebbe rappresentato l'ossatura.
Seguendo le istruzioni mettemmo su il nostro aquilone pronto a prendere il volo.
I primi tentativi non ebbero fortuna perché la struttura non era assemblata come doveva.
Dopo diverse uscite avevamo però messo a punto il nostro progetto e sapevamo che presto saremmo riusciti nell'intento.
Nel frattempo andavamo sul molo per vedere le tecniche usate dai tuoi amici per carpire qualche piccolo segreto.
Eravamo ormai pronti, ma volevo che fossi tu ad avere l'esclusiva del tuo primo volo.
In una mite Domenica di Maggio eravamo andati in spiaggia arrivando molto prima dell'appuntamento. Avevamo due prototipi pronti per il varo.
Ero rimasto piuttosto lontano; gli aquiloni avevano iniziato ad alzarsi.
Ti ho visto correre con il tuo filo fra le dita e un attimo dopo non c'eri già più.
Ho alzato gli occhi, ti ho visto legato al tuo aquilone che mi salutavi con la mano.
Volevo dirti qualcosa, ma in un
istante eri già volato via.






Commenti