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"La fede" - Linkedin commento del 27.11.2024

Aggiornamento: 31 mar

Parlare di fede non significa necessariamente fare riferimento alla fede cristiana od a qualsiasi altra religione.

Infatti il dogma non esaurisce il desiderio umano di credere fortemente in un "qualcosa" che sia fuori dalla propria sfera religiosa, ma può riferirsi, invece, alla propria forza interiore, al proprio desiderio di prevalere rispetto una sorte contraria.


Ogni essere umano è un "portatore sano" di speranza, in quanto capace di costruire attraverso la sua esperienza terrena un background capace di difenderlo in ogni situazione.


Così l'uomo nel corso della sua vita sperimenta e prova su se stesso la capacità di opporsi ad una realtà che non accetta e che vuole cambiare attraverso la fede.


La fede è complementare alla nostra conoscenza, alla nostra cultura, alla nostra intelligenza.

Esistono diversi modi di avere fede ed uno di questi è la capacità di adattarsi nel modo più adeguato alle contrarietà, alle difficoltà che troviamo nel nostro percorso di vita.

Adattarsi significa, infatti, contrastare, eliminare i potenziali pericoli, cercare di allontanarsi, insomma creare i presupposti perché il nostro corpo sappia reagire ai potenziali rischi che via, via si presentano.


La fede non è, e non deve essere un atto di speranza, ma deve invece sapersi poggiare sulle nostre certezze; una speranza che ha solide basi, ha, sempre, maggiore probabilità di avverarsi rispetto ad un'altra che fa leva unicamente sulla propria fede.


E' auspicabile, quindi, che ogni uomo, sappia trarre, anche dal suo dolore, quella forza in se stesso affinché ogni sua azione possa trasformarsi nel proprio insostituibile salvavita.

Un noto proverbio cita: "Aiutati che Dio t'aiuta" ed è questo ciò che dobbiamo fare.










 
 
 

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