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Quando Sinner torna ad essere se stesso

Si è scritta ieri per i nostri colori, nel cemento del Lindner Family Tennis Center,

a Mason di Cincinnati, una bella pagina di tennis.


Il nostro Sinner, infatti, dopo un periodo di avversità legato soprattutto alle condizioni di salute ha ritrovato il suo spirito gagliardo e battagliero, imponendosi su Zverev (n. 3 del ranking) dopo una faticosissima maratona.


Le due partite; quella dei quarti giocata con Rublev e la semifinale di ieri vinta con Zverev ci restituiscono un campione vero che, se anche non completamente ristabilito, ha trovato nel suo orgoglio e nella sua tenacia le armi vincenti.


Impossibile descrivere in modo puntuale l'andamento del match, se non rappresentandolo come una lunga e combattutissima maratona corsa spalla a spalla senza lasciare mai all'avversario la possibilità di prendere il largo.

Ad ogni game dell'uno rispondeva quello dell'altro e così si è andato avanti per tre durissimi set, che hanno visto prevalere, proprio sul filo di lana del tie break, la proverbiale, assoluta, calma di Sinner e la sua lucidità che sul 5 a 3 ha, infilato, un dritto lungolinea sull'attacco di Zverev, dando così via libera alla sua vittoria.


Il punteggio finale 7-6, 6-7, 7-6 a favore del nostro campione dimostrano, infatti, quanto sia stato faticoso e combattuto l'incontro sempre giocato con una tensione emotiva altissima e con impegno al limite delle proprie possibilità.


Non era la posta in gioco l'obiettivo principale, ma il reciproco desiderio di misurarsi e superarsi mettendo sul campo, sempre e soprattutto il loro coraggio, il loro orgoglio.

Una dimostrazione di carattere di entrambi, che ha dato l'idea di una partita vera, giocata con le unghie e con i denti, che ha saputo regalare al pubblico, momenti di grande intensità.


Il ritorno nelle semifinali di Sinner in un torneo come quello di Cincinnati in presenza di avversari agguerriti e nei primi posti del ranking, dimostrano la serietà e la consapevolezza delle proprie capacità ed allontanano tante inutili e false illazioni sul suo stato di salute.

Forse quella attuale non sarà la sua forma migliore, ma certamente potrà ritrovarla solo giocando con continuità affrontando match di questo livello.


A questo proposito molto potrà fare il suo staff tecnico che ieri ha partecipato, indirettamente, con lui a questa difficilissima prova, accompagnandolo in un processo di crescita tecnica e fisica che ci auguriamo possa durare il più a lungo possibile.

Emblematica, infatti, dopo la chiusura del match, l'immagine della regia che propone un approccio di abbraccio del suo staff che dà della vittoria un suo valore d'insieme.


Ora lo aspettiamo questa notte alle 24,00 (ora italiana) per vederlo nella finale contro l'americano Tiafoe (27 del ranking) nella speranza di poterlo vedere di nuovo vincitore.


Viva il tennis, viva Jannick , viva lo sport italiano.

 
 
 

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